Abbiamo parlato degli schemi, le famose ricette per avere una vita serena, appagante, sicura e possibilmente anche un' aldila'.
Principalmente vai bene a scuola, socializza, sii cordiale e gestisci bene i conflitti interpersonali, fai sport, mangia sano, mantieni un' apparenza piacevole, trovati un lavoro stabile e redditizio, mantieni superficiali rapporti con le altre persone, distrarti, compra, viaggia, abbi una bella casa possibilmente pulitissima e sempre ordinata, cresci figli ben istruiti, che ti ubbidiscano e siano al più presto avviati a vivere una vita secondo gli schemi. Sii più efficiente possibile, cordiale, accomodante. Abbi meno difetti e debolezze possibili. Risultato sarai bello, ricco, amato, stimato, invidiato e felice.
Fin qui tutto bene. Ci sforziamo ad aderire il più possibile a questi modelli. C'è chi ci riesce meglio e chi meno.
Ma è davvero così? E allora perché dobbiamo ricorrere a dipendenze, soffriamo di ansia, prendiamo psicofarmaci, ci sentiamo soli e vuoti?
Cu sono tre categorie di persone:
1. Quelle che fanno poca fatica, beati loro, a seguire gli schemi e vivono nell' illusione di essere realizzati (permettetemi, non ci credo, perché altrimenti non sarebbero così diffuse le dipendenze anche socialmente accettate e non avremmo un così vasto consumo di psicofarmaci anche nella fascia realizzata della popolazione)
2. Chi non riesce a farne una dritta e con gli schemi proprio non ci va a nozze (eccomi!)
3. Chi segue gli schemi fino ad un certo punto ma rimane consapevole di avere dentro di sé una voragine che lo divora
La prima categoria non sarà interessata al mio blog. Mi rivolgo perciò principalmente alla seconda e alla terza.
Queste due categorie si trovano ad affrontare la cosiddetta CRISI. Un' esplosione che mette in discussione tutto e tutti, anche se stessi.
Le conseguenze sono due: si può abbandonare il gioco oppure decidere di reagire.
Ho affrontato tutte queste fasi e le alterno. Ricerca di adattamento alla società, crisi, ritiro sociale volontario, lavoro su me stessa, e reazione.
La REAZIONE è stata la parte più interessante della mia vita e vorrei condividrla con chi possa essere interessato.
Potrei avere nuovi stimoli da questo confronto, e magari essere di stimolo ad altri.
Consapevole che il mondo non si cambia sono convinta che vale la pena di provare a cambiare noi stessi per vivere una nostra vita più profonda, ricca e stimolante.
Ed infine, quando stiamo bene aiutiamo anche glia altri a sentirsi meglio, e anche se non abbiamo cambiato il mondo abbiamo cambiato quello che ci circonda direttamente.
Sono aperta ad interagire che le altre anime in cammino. Saluti a tutti!
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